Briefing quotidiano: CRISPR indica un antidoto per i funghi Death Cap
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Briefing quotidiano: CRISPR indica un antidoto per i funghi Death Cap

May 22, 2023

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Il novanta per cento dei decessi causati ogni anno dall'ingestione di funghi velenosi sono causati da tappi mortali. Credito: Nick Upton/NaturePL

Lo strumento di modifica genetica CRISPR-Cas9 potrebbe aver svelato il mistero di come uccidono i funghi Death Cap (Amanita phalloides) e ha portato i ricercatori a un potenziale antidoto. Utilizzando la tecnologia di modifica genetica, i ricercatori hanno creato un pool di cellule umane – ciascuna con diverse mutazioni genetiche – e le hanno esposte alla tossina dei funghi. La tossina non poteva entrare nelle cellule prive di una versione funzionale di un enzima chiamato STT3B e la sopravvivenza cellulare aumentava. I ricercatori hanno poi passato al setaccio migliaia di composti chimici per trovarne uno che bloccasse l’azione di STT3B. Hanno scoperto il verde indocianina, un colorante sviluppato dalla società fotografica Kodak negli anni ’50 e utilizzato nell’imaging medico. Il verde indocianina non è stato ancora testato come antidoto negli esseri umani, ma ha ridotto le morti se somministrato ai topi.

Natura | 3 minuti di lettura

Riferimento: articolo di Nature Communications

I dolcificanti non aiutano le persone a perdere peso a lungo termine e potrebbero aumentare il rischio di diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari se consumati continuamente, consiglia l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). La linea guida include sia dolcificanti artificiali che naturali, come l'aspartame e la stevia. Ma è condizionato, in linea con le complessità della vita: l’OMS non mette in guardia contro il dentifricio zuccherato, ad esempio, né raccomanda un cambiamento per le persone con diabete preesistente. L'annuncio contraddice alcune scoperte secondo cui i dolcificanti sono innocui, anche se non offrono alcun beneficio per la salute.

Il New York Times | 5 minuti di lettura

Riferimento: linee guida dell'OMS

La chirurga oncologica Monica Bertagnolli dovrà affrontare grandi sfide se verrà confermata come nuovo leader del National Institutes of Health (NIH) degli Stati Uniti. Potrebbe dover gestire tagli significativi ai finanziamenti del NIH e imparare dure lezioni dalla risposta dell’agenzia al COVID-19, compreso il modo in cui il sostegno pubblico alla scienza ha subito un duro colpo durante la pandemia. I ricercatori sperano che, sotto la guida di Bertagnolli, diversità ed equità diventino priorità: negli ultimi dieci anni, ad esempio, l'agenzia ha assegnato finanziamenti sempre di più a un piccolo gruppo di ricercatori per lo più bianchi e maschi.

Natura | 6 minuti di lettura

Un gigantesco sondaggio condotto su 20.000 ricercatori è uno dei numerosi sforzi volti a valutare il consenso scientifico su temi scottanti come la sicurezza dei vaccini e il cambiamento climatico. Questi progetti mirano a combattere la disinformazione e a sostenere l’elaborazione di politiche basate sull’evidenza. "Dobbiamo distruggere la società con il bene, nello stesso modo in cui la disinformazione viene fatta esplodere dall'altra parte", afferma il medico di terapia intensiva David Sweet, che ha co-fondato un'iniziativa dopo aver visto come la retorica anti-vaccini stava danneggiando i suoi pazienti . Ma alcuni osservatori avvertono che tali sondaggi potrebbero alienare, anziché coinvolgere, alcune persone. "Se spingessimo troppo la narrazione secondo cui non ci credete, ma tutti gli scienziati ci credono, potrebbe avere l'effetto opposto", afferma il sociologo James Evans.

Natura | 11 minuti di lettura

Questa settimana, i leader delle economie del Gruppo dei Sette (G7) – Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti, oltre all’Unione Europea – si riuniranno in Giappone. Il gruppo rappresenta quasi un terzo delle emissioni di anidride carbonica derivanti dai combustibili fossili. Sovvenziona inoltre petrolio, carbone e gas per un importo di 63 miliardi di dollari all’anno, ovvero in media 62 dollari a persona. L’economista Edward Barbier delinea una strategia in tre parti per rendere più verde il G7:

• Eliminare le distorsioni del mercato a favore dei combustibili fossili

• Promuovere una versione più inclusiva del Climate Club, il suo promettente piano per stimolare l'introduzione di politiche climatiche ambiziose